Eventi vari
Tavola rotonda
“Il ruolo dei cambiamenti climatici nella coltivazione della vite”
di Marco Bindi1 & Marco Moriondo2
«I cambiamenti climatici in atto lasciano intravedere dei mutamenti significativi nella coltivazione di alcune
specie arboree di pregio del sistema agricolo italiano, come la vite e l’olivo. Data l’importanza del settore viticolo, risulta strategico prevedere gli scenari futuri in cui la specie verrà a trovarsi, in vista anche dell’adozione, da parte degli addetti ai lavori (agricoltori, enologi, imprenditori) di scelte agronomiche e gestionali volte a mantenere un elevato profilo quanti-qualitativo delle produzioni. Una serie di studi condotti negli ultimi anni hanno consentito, grazie all’uso della modellistica climatologica e colturale, di delineare gli impatti che i cambiamenti climatici potranno avere nei prossimi decenni sulla coltivazione della vite (areali di coltivazione, fasi di sviluppo, produttività e misure di adattamento). In
particolare, per le più importanti regioni vitivinicole europee, gli studi hanno mostrato un incremento del deficit idrico e degli indici legati alla temperatura che, inevitabilmente, interferiscono con la fenologia della specie e possono comportare cambiamenti radicali nella viticoltura e in tutti i settori produttivi ad essa collegati. L’impatto del cambiamento climatico, anche se con manifestazioni di entità diversa nelle varie aree, è apparso piuttosto marcato nella parte meridionale del Bacino del Mediterraneo dove per alcune zone, già a partire dal 2020, si prevede una graduale perdita dell’attitudine alla coltivazione della vite. In altri casi, come in Germania, si assisterebbe ad un’espansione della vite lungo la parte nord-orientale con raggiungimento delle frange più settentrionali della regione nel 2050 mentre in alcune regioni della Penisola Iberica e della Francia si prevede uno slittamento delle superfici vitate nella direzione della costa atlantica, andando a costituire quasi un refugium nel medio periodo.
A queste variazioni a livello di areali di coltivazione si accompagnano poi cambiamenti anche per quanto concerne le epoche di raccolta, la produttività e la qualità finale delle uve, da cui nasce l’esigenza di introdurre delle misure di adattamento. E’ il caso ad esempio della zona di coltivazione del Chianti, per la quale, nelle arre attualmente coltivate si prevedono forti anticipi nelle epoche di maturazione, riduzioni delle rese e della qualità del prodotto finale tali da rendere necessari l’utilizzo di varietà a ciclo più lungo e più resistenti alla siccità (o l’uso irrigazione di soccorso) o come ultima ratio innalzamenti di quota soprattutto per la produzione di vini di alta qualità.
La comprensione degli effetti che i cambiamenti climatici potranno avere sulla viticoltura è comunque alquanto complessa e, pur senza allarmismi, richiede già da ora un’attenta valutazione al fine di mantenere un equilibrio stabile tra il clima e le superfici vocate alla coltivazione, e, alla luce degli scenari previsti, arricchire di nuovi contenuti la secolare esperienza che contraddistingue questo importante settore produttivo dell’agricoltura».
1 DiSPAA – Università degli Studi di Firenze
2 CNR-Ibimet, Firenze
Partecipanti
Regione |
Vignaioli Francesi |
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Alsazia | Bannwarth Laurent |
Beaujolais | Jean Paul Thevenet |
Bordeaux | Chateau Planquette |
Borgogna-Macon | Catherine et Gilles Vergé |
Bourgogne | Domaine Emmanuel Giboulot |
Champagne | Francis Boulard et fille |
Dordogne Bergerac | Chateau de Lestignac |
Gaillac | Domaine de la Ramaye |
Languedoc-Roussillon | Az. Agr. Mylène Bru |
Languedoc-Roussillon | Clos Fantine |
Languedoc-Roussillon | Domaine Fontedicto |
Languedoc-Roussillon | Domaine L’Escarpolette |
Languedoc-Roussillon | Domaine Zélige-Caravent |
Languedoc-Roussillon | Julien Peyras |
Loira | Domaine Bertrand Jousset |
Loira | Domaine Saurigny |
Provenza-Bandol | Chateau Sainte Anne |
Regione |
Vignaioli Sloveni |
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Slovenia | Az. Agr. Čotar |
Slovenia | Klinec-Medana |
Slovenia | Kmetija Štekar |
Regione |
Alimentari |
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Abruzzo | Villa Scanese: formaggio di pecora |
Emilia Romagna | Aceto balsamico – La lanterna di Diogène |
Emilia Romagna | Anna Salvatore, l’ape genuina |
Emilia Romagna | Bocchi: salumi |
Emilia Romagna | Brianti: salumi maiale nero |
Emilia Romagna | Ca’ d’Alfieri: conserve, peperoncini |
Emilia Romagna | Casa Lanzarotti / Consorzio carne bio Valtaro e Valceno |
Emilia Romagna | La Longarola |
Emilia Romagna | Lady caffè: degustazione caffè |
Emilia Romagna | Leonetti: assaggio ostriche |
Emilia Romagna | Quagliotti: pasticceria |
Emilia Romagna | S.Ilario Prosciutti |
Liguria | La Baita: olio, pesto, patè d’olive |
Lombardia | Passion Cocoa: cioccolati |
Piemonte | Le Ramate: formaggio di capra |
Toscana | La bukolika: testaroli |
Regione |
Altro |
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Francia | Chrishophe Lorenzoni: mobili con le botti |
Italia | Penelope Rovetti: Tappi |
Cultura |
Sito/Mail |
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Altreconomia | www.altreconomia.it |
Ed. Estemporanee | www.edest.it |
Gat – Gruppo Acquisto Terreni | www.gruppoacquistoterreni.it |
Le Rouge et le Blanc | www.lerougeetleblanc.com |
Livewine | www.livewine.it |
Porthos | www.porthos.it |
Possibilia editore | www.possibiliaeditore.eu |
Riviste Pietre Colorate | www.pietrecolorate.com |
Vinix | www.vinix.com |