Dati aziendali:
Avanguardia
TRIPLE “A”
Avanguardia è l’azienda agricola delle Triple “A” nata dalla volontà di Luca Gargano e di Fabio Luglio di compiere uno step successivo alla selezione e commercializzazione dei prodotti che ha contraddistinto il lavoro dei primi vent’anni degli Agricoltori, Artigiani, Artisti.
L’idea è quella di valorizzare l’intera filiera produttiva, dal campo alla tavola, affittando dei vigneti e seguendo passo dopo passo la gestione agricola, la vendemmia, e la vinificazione fino alla messa in bottiglia.
Avanguardia raccoglie sotto il suo cappello tutti i progetti e le jointventure attivate dalle Triple “A” negli ultimi anni: dai vini di Frus, nati dalla collaborazione con Marina Danieli, ai vini dell’isola di Chios, prodotti insieme ad Ariousios, fino al progetto Nuovo Paradisetto, una nuova linea di vini destinata principalmente al mercato all’estero, pensata per avvicinare ulteriormente le persone al mondo del vino Triple “A” e imbottigliata nella iconica bottiglia di Caroni, che ha reso celebre la Velier in tutti il mondo.
Indirizzo: | Via V maggio 85 - 16147 Genova (GE) |
Telefono | +39 010 3108699 |
E-Mail: | triplea@velier.it |
Sito web: | https://www.triplea.it/ |
Agricoltori Artigiani Artisti
Questo manifesto nasce in seguito alla constatazione che buona parte dei vini attualmente prodotti nel mondo sono standardizzati, cioè ottenuti con tecniche agronomiche ed enologiche che mortificano l’impronta del vitigno, l’incidenza del territorio e la personalità del produttore. La standardizzazione sta generando vini simili in ogni angolo del pianeta, appiattiti nei caratteri organolettici e incapaci di sfidare il tempo.
Secondo questo manifesto, per ottenere un grande vino, ad ogni produttore occorrono 3 doti basilari riassumibili nelle 3 “A” di:
“A” come agricoltori
- soltanto chi coltiva direttamente il vigneto può instaurare un rapporto corretto tra uomo e vite, ed ottenere un’uva sana e matura
- esclusivamente con interventi agronomici naturali
“A” come artigiani
- occorrono metodi e capacità “artigianali” per attuare un processo produttivo viticolo ed enologico che non modifichi la struttura originaria dell’uva, e non alteri quella del vino
“A” come artisti
- solamente la sensibilità “artistica” di un produttore, rispettoso del proprio lavoro e delle proprie idee, può dar vita ad un grande vino dove vengano esaltati i caratteri del territorio e del vitigno
IL DECALOGO
I vini Triple “A” possono nascere solo:
- da una selezione manuale delle future viti, per una vera selezione massale.
- da produttori agricoltori, che coltivano i vigneti senza utilizzare sostanze chimiche di sintesi rispettando la vite e i suoi cicli naturali.
- da uve raccolte a maturazione fisiologica e perfettamente sane.
- da mosti ai quali non venga aggiunta né anidride solforosa né altri additivi. L’anidride solforosa può essere aggiunta solo in minime quantità al momento dell’imbottigliamento.
- utilizzando solo lieviti indigeni ed escludendo i lieviti selezionati.
- senza interventi chimici o fisici prima e durante la fermentazione alcolica diversi dal semplice controllo delle temperature. (Sono tassativamente esclusi gli interventi di concentrazione attuati con qualsiasi metodo).
- maturando sulle proprie “fecce fini” fino all’imbottigliamento.
- non correggendo nessun parametro chimico.
- non chiarificando e filtrando prima dell’imbottigliamento.
- dalla migliore espressione del terroir al quale appartengono.